Sorgente: Alpini e bersaglieri: ridateci
la naja – Cronaca – quotidiano.net
Roma, 8 febbraio 2018 – “È necessario il ritorno di un’esperienza che insegni ai giovani il valore civico, il senso di appartenenza, il dovere, il rispetto dello Stato”. Per Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale alpini, è ora di ripristinare il servizio obbligatorio di leva, abolito (anche se tecnicamente è sospeso) 13 anni fa. Un appello al prossimo governo condiviso da Daniele Carozzi, vicepresidente dell’Associazione nazionale bersaglieri, e da Gianni Stucchi, presidente dei Fanti d’Italia. La proposta, lanciata ieri durante un convegno sul tema a Milano, ha riaperto il dibattito. Matteo Salvini ha confermato che sarebbe favorevole al ripristino della naja, perché “educa a un uso responsabile consapevole dell’arma, come avviene in Svizzera”. Sarebbe positivo “anche per evitare i disastri che vediamo in questi giorni”, facendo un riferimento indiretto alla sparatoria di Macerata. “Penso che il servizio militare sia un antidoto alla difesa fai da te e al razzismo”, ha sostenuto. “Così si fa integrazione, in camerata non conta dove sei nato e di chi sei figlio. Il servizio militare “toglie rischi e aumenta sicurezza”. Salvini ha ricordato che c’è una “proposta di legge della Lega ferma in Parlamento che prevede l’introduzione di otto mesi di servizio civile e militare obbligatorio per ragazzi e ragazzi su base regionale”. “I soldi si trovano se si vuole”, ha detto.
Qualche mese fa, invece, era stato il ministro della Difesa, la dem. Roberta Pinotti, a sostenere l’utilità del ripristino del servizio civile. Proposta sposata anche dal segretario del Pd, Matteo Renzi. “Penso e credo – aveva spiegato l’ottobre scorso l’ex premier – che noi dovremmo mettere in campo, per la prossima legislatura, una proposta per cui ciascuna giovane donna e ciascun giovane uomo possa fare almeno un mese di servizio civile obbligatorio. Sono orgoglioso di quanto fatto ma, oltre che per una stagione dei diritti è ora che il Pd si caratterizzi anche per una dei doveri”.